L’IMMACOLATA CONCEZIONE E LA PANAGHIA: ANALOGIA TEOLOGICA E SGUARDO ECUMENICO A NICEA

Il tema della purezza di Maria di Nazaret è un pilastro della fede cristiana, sebbene espresso con formule dottrinali differenti in Occidente (Chiesa Cattolica) e in Oriente (Chiese Ortodosse). Il confronto tra il dogma dell’Immacolata Concezione e la teologia della Panaghia (Tutta Santa), splendidamente espressa nell’inno Agní Parthéne (Vergine Pura), rivela una profonda e toccante analogia teologica.
Clicca qui per ascoltare il canto Agní Parthéne https://youtu.be/m2-m0Zeqsyw?si=KolQKOyBQW9TZ2Cl
1. Il Dogma Cattolico: L’Immacolata Concezione

Il dogma, definito da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, stabilisce che la Beata Vergine Maria, fin dal primo istante del suo concepimento, fu preservata immune da ogni macchia del peccato originale. Questo privilegio le fu concesso per singolare grazia di Dio e in vista dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano.
Il punto centrale cattolico è la prevenzione del peccato, che garantisce la santità totale di Maria ab initio e la rende il tabernacolo perfettamente puro per l’Incarnazione del Verbo.
2. La Teologia Ortodossa: La Panaghia e l’Inno Agní Parthéne

La Chiesa Ortodossa non accetta il dogma nella sua formulazione occidentale, ma professa la somma santità e la purezza senza pari della Vergine, venerandola come la Panaghia (Tutta Santa).
L’inno liturgico Agní Parthéne (Vergine Pura), attribuito a San Nectarios di Egina, è l’espressione lirica di questa devozione. Il testo la loda con appellativi che ne definiscono l’integrità e la santità: è ripetutamente invocata come “Ágna, Áspile, Áfthoré” (Pura, Immacolata, Incorruttibile) e “Haire Nímphi Anímfefte” (Rallegrati, Sposa non sposata).
3. Le Analogie Teologiche sulla Purezza

Nonostante la differenza sulla modalità della santità (preservazione cattolica vs. esaltazione ortodossa), le due tradizioni convergono su un’unica verità fondamentale: la purezza assoluta di Maria.
Identità della Santità: La litania ortodossa che la definisce “Immacolata, Incorruttibile” rispecchia pienamente l’esito del dogma cattolico, che è la totale assenza di peccato in Maria.
Ruolo di Madre di Dio: Sia il dogma che l’inno la riconoscono come la Dimora di Dio, il cui corpo doveva essere santificato e puro oltre ogni misura per poter accogliere il Figlio.
Supremazia Spirituale: L’inno eleva Maria al di sopra di tutte le creature, definendola superiore agli Angeli, ai Troni e ai Serafini. Questo riflette la visione cattolica che il suo “Singolare Privilegio” la pone al vertice della santità umana.
L’analogia, in sintesi, risiede nel comune e radicale riconoscimento della santità perfetta di Maria, il cui cuore e corpo erano privi di ombra di peccato, rendendola degna di essere la Theotókos.
4. Il Ponte Ecumenico: Nicea 325 e il Viaggio di Papa Leone XIV (2025)

Queste diverse espressioni di fede trovano un punto di riferimento nell’impegno ecumenico contemporaneo, simboleggiato dal recente viaggio di Papa Leone XIV in Turchia nello scorso novembre 2025, in occasione del 1700° anniversario del Concilio di Nicea (325 d.C.).
Il Concilio di Nicea è fondamentale perché definì la Divinità di Cristo (la dottrina della consustanzialità), il fondamento stesso del Credo Niceno, unica base di fede condivisa tra Cattolici e Ortodossi.
Il pellegrinaggio del Papa a İznik (Nicea) non celebra solo una data storica, ma lancia un potente messaggio di unità. Sebbene Nicea non abbia trattato la mariologia, essa stabilisce il Cristocentrismo da cui deriva ogni teologia mariana: è solo a partire dalla piena divinità di Cristo che si può comprendere e accettare la necessità della purezza radicale di sua Madre. In questo senso, il viaggio a Nicea riafferma che la venerazione della Vergine Pura (Agní Parthéne / Immacolata Concezione) è un’eco profonda della fede comune in un solo Signore, Gesù Cristo.
Su questo tema è doveroso ricordare il bellissimo canto Tota pulchra tratto da un’antica preghiera cristiana rivolta alla Santissima Vergine Maria risalente al IV Secolo.
Per ascoltarlo basta cliccare qui:
https://youtube.com/shorts/5YUSxskU7lo?si=pMT09SxU1jqw5tnz
C.d.F.

